Per le nuove presentazioni del mio libro Sciamane, donne che si risvegliano, ho volutamente scelto il mese di novembre. In occasione del 25 novembre, la “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne”, in tutta Italia si organizzeranno eventi e conferenze di sensibilizzazione al problema. Io dirò la mia tentando di “unire i puntini”, cioè di collegare il passato al presente, la civiltà della Dea – da molti, da troppi, ancora non conosciuta – alla “civiltà della donna oggetto”, quella attuale. Giovedì 17 novembre terrò una conferenza a Firenze, presso l’associazione Agapeforlife e martedì 29 novembre presenterò il mio libro presso la libreria Il papiro di Milano.
E’ inevitabile per me fare un piccolo bilancio rispetto al novembre dell’anno precedente: quali passi in avanti si sono fatti riguardo al femminicidio? Cosa è cambiato nelle leggi? Cosa nella consapevolezza delle donne?
Sono 97 le donne uccise fino ad oggi in Italia. Sono ancora troppe, ancora trattate come oggetti che si possono rompere e buttare via, ancora calpestate nel diritto primario, quello alla vita, da padri, mariti, ex fidanzati.
Dal punto di vista legale, ancora non si accenna a riaprire i centri anti violenza chiusi a causa della mancanza di fondi e l’unica novità interessante che si registra è quella di oggi: la Corte costituzionale ha accolto il ricorso della Corte di appello di Genova per la possibilità di dare ai figli anche il cognome della madre. I genitori sono due, non ha senso che rimanga traccia solo della linea paterna nell’anagrafe del figlio!
Se invece prendiamo in considerazione il Global Gender Gap, ossia il divario di genere fra uomini e donne in opportunità, status e attitudini, vediamo che esso sta diventando sempre maggiore. Dal 2015 al 2016 l’Italia è passata dal 41° posto al 50°su una classifica di 144 nazioni. Sul divario del salario uomo-donna per lavori simili, l’Italia peggiora la sua situazione classificandosi solo al 127° posto (l’anno scorso era al 109°).
E poi che dire del neo presidente degli Stati Uniti Donald Trump? Avevo sognato anche io, confesso, una donna come Hilary Clinton nella stanza dei bottoni della maggiore potenza mondiale. E invece quella posizione è andato a occuparla un politico maschilista, volgare e misogeno.
Se il mondo procede decisamente sempre nella stessa direzione, quella di un esasperato patriarcato, conservatore e violento, le donne del Pianeta, invece, procedono in tutt’altra direzione. Grazie alle lettere e ai messaggi delle mie lettrici, a tutte le associazioni con cui sono in rete, e al mio sentire più profondo… vedo sempre più donne in fase di Risveglio. Quindi, anche se ancora il lavoro è sommerso ed è a un livello, per molti aspetti, energetico e individuale, è un profondo lavoro di Risveglio che nei prossimi decenni farà sicuramente la differenza!
Ricordiamoci sempre che siamo figlie della Dea. 😉
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giovanna
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