Cito in questo post il titolo della petizione che ho firmato oggi, scritta dalla giornalista Monica Maggioni (petizione che riporto sotto). Ogni anno mi avvicino con una certa curiosità al 25 novembre – la Giornata contro la violenza sulle donne – aspettandomi iniziative di una certa rilevanza sociale, riflessioni elevate contro gli stereotipi di genere, magari una diminuzione del numero delle donne morte in Italia per femminicidio o un miglioramento delle posizione italiana nella classifica mondiale della parità di genere. E invece non solo non trovo niente di tutto questo, ma mi imbatto in spot come quello che la Rai sta facendo circolare in questi giorni, che mi fa sospettare che ci sia proprio la volontà di mantenerle psicologicamente sottomesse le donne, fin dall’infanzia. Mi riferisco allo spot per il 25 novembre in cui i protagonisti sono dei bambini che raccontano i loro sogni per il futuro. Un po’ come nel tanto contestato spot dei pannolini Huggies, i bambini maschi dicono che da grandi faranno grandi cose, mentre le bambine femmine fanno riferimento a cose meno ambiziose e importanti… Ma alla fine arriva la doccia fredda: l’ultima bambina dice che da grande finirà in ospedale perché suo marito la picchierà! E’ tutto già deciso, già scontato, fin dall’infanzia. E’ una delle possibilità certe del futuro di una bambina! Non sarebbe stato più significativo, mi chiedo, far dire a uno dei bambini maschi non tanto la professione che sceglierà ma “Io amerò la mia fidanzata e non le farò mai del male come fanno molti grandi oggi…”!? Sono molto preoccupata per l’Italia. Uno stato che ha decimato i finanziamenti ai centri anti violenza facendoli chiudere a decine, uno stato che ha la prima rete nazionale che manda in onda uno spot del genere, uno stato in cui il papa ancora si permette di dire che l’aborto non è una libera e lecita scelta della donna ma un peccato mortale, uno stato del genere è destinato solo a raccogliere la sofferenza che semina…
Chiedo a chi legge il mio post di firmare la petizione a questo link! Ne riporto il testo:
“Le attiviste di Rebel Network e le firmatarie e i firmatari di questa petizione chiedono che lo spot contro la violenza sulle donne, in programmazione in questi giorni sulle reti RAI, che si conclude con l’immagine di una bambina rassegnata a finire in ospedale quando sarà adulta perché un marito la picchierà, venga RITIRATO e CANCELLATO da ogni diffusione.
Il messaggio che viene dato è in contrasto con la lotta alla cultura violenta e riteniamo sia profondamente lesivo della dignità dei bambini e delle bambine; rappresenta uno stereotipo di predestinazione, contro cui da sempre il femminismo e i centri antiviolenza si battono; infine, non porta alcun messaggio costruttivo e utile al contrasto alla violenza di genere.
La violenza non è un destino, né per chi la agisce né per chi la subisce. La violenza sulle donne è un problema culturale che si vince crescendo nel rispetto reciproco e nella condivisione delle differenze.
Crediamo nelle buone intenzioni della RAI, ma non sono sufficienti quando il risultato le tradisce.
Per queste ragioni, chiediamo che lo spot venga immediatamente RITIRATO”.
Posted By
giovanna
Categories
News