Finalmente, con due anni di ritardo a causa della pandemia, mi sono titolata come operatrice di Biodanza!
Cos’è la Biodanza me lo sento chiedere continuamente, ma non è facile trovare spiegarla con le parole. La Biodanza non è una danza codificata, non è una tecnica, non è una disciplina, è piuttosto un’esperienza concreta, un viaggio fatto più con il corpo che con la mente, che ci apporta benefici profondi. Attraverso la musica, il movimento e il gruppo ci riappropriamo di noi stessi, torniamo a integrare ciò che la società ci ha costretti a dissociare: il rapporto tra la mente e il corpo, tra noi e gli altri, tra il pensare e il sentire, tra il lavoro e la vita, e riscopriamo quella creatività esistenziale che ci permette di affrontare qualunque cosa con strategie e risorse prima impensabili.
Come ho incontrato la Biodanza? Sei anni fa sono andata a una lezione di Biodanza a marzo, a corso ormai inoltrato, perché una persona di cui mi fidavo molto mi aveva detto che ne avrei tratto beneficio. Non solo ne ho tratto beneficio, ma me ne sono innamorata al punto da frequentare la scuola per diventare operatrice. Di questa mia esperienza parlo nel dettaglio, in realtà, nel mio libro dal titolo Sciamane, donne che si risvegliano…
Attualmente tengo il settimanale di Biodanza in una sala teatrale in Via Carducci 2 (Rozzano, Milano) ogni lunedì dalle 20:00 alle 22:00 e sto organizzando un week end al mare di Biodanza sul tema dell’Incontro. (Info nel volantino sopra). Accolgo ancora nuove iscrizioni.
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giovanna
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